IL LUPETTO DI PORDENONE
Molto spesso mi capita di esser contattata da persone con le domande più varie e a volte strane.
Molti di questi cercano il consulto miracoloso, meglio ancora se gratuito.
Ma chi ha a cuore realmente la convivenza con il proprio cane, soprattutto chi ha a cuore la preoccupazione di non commettere degli errori sono veramente pochi.
Come nel caso di Luca e Francesca.
Che dire di Luca e Francesca?
Che sono davvero due persone speciali, che nonostante le loro difficoltà quotidiane hanno a cuore il benessere del loro lupetto e non vogliono commettere errori.
Il loro lupetto si chiama Malik, proviene da un noto allevamento di CLC*.
Mi è parso strano che loro venissero da me a chiedermi una consulenza(si è vero che sono educatore cinofilo e allevatore della stessa razza) e non andassero da chi glielo aveva venduto.
Purtroppo c’è molta differenza tra Allevatori e allevatori.
Non conta avere la targa E.N.C.I affissa alla porta, conta la Passione e la Professionalità che uno ci mette.
Come molto spesso accade per le numerose razze dette impegnative, chi si avvicina a loro sono persone che si trovano alla prima esperienza con un cane.
Per il Neo Proprietario sapere di avere un allevatore come figura di riferimento anche per i piccoli dubbi è veramente importante.
Purtroppo a loro è capitato quello che dopo una lunga attesa nel dargli il cucciolo, non si è reso più disponibile nel sostenerli con i piccoli dubbi e con le problematiche quotidiane.
Ed ecco che entro in gioco io.
Luca mi contattò circa un mese fa e dopo una pianificazione dell’incontro, venerdì scorso sono arrivata a Pordenone (PN) e per lavorare con Malik.
Un Week End dove ho potuto viverli e toccare con mano le loro lacune e i loro dubbi.
Il lavoro è incominciato con la conoscenza di Malik, della sua famiglia e del suo habitat.
Come spesso mi accade il primo pomeriggio l’ho passato a rispondere ai numerosi quesiti, tutti leciti.
Malik mi è sembrato un cucciolo di 5 mesi ben integrato nella sua famiglia, rispettoso delle prime regole impartite.
Attento e propositivo e con la gioia di vivere che solo un cucciolo può avere.
Noto al primo impatto che Luca è preoccupato di cosa potrebbe essere di Malik, forse anche confuso da quello che si legge sui numerosi forum o si sente nei programmi televisivi.
Fissare un obbiettivo e una linea di pensiero da seguire è fondamentale per non commettere errori.
Io cerco di lavorare sulla Relazione tra uomo e cane e cerco mio malgrado, di andar sempre dalla parte del cane, anche se noto che molti fanno fatica a comprendere e pensando, giustamente o ingiustamente, che il cane debba fare esattamente quello che l’uomo impone.
Su questo argomento non mi voglio dilungare, voglio solo far notare che in Luca e in Francesca ho notato una attenta riflessione, che li ha portati a rivalutare quanto fatto fino ad oggi.
Il sabato mattina abbiamo lavorato sulla passeggiata, sul modo di porsi con il cane, sulla socializzazione interspecifica e ambientale.
Il mercato con le sue bancarelle profumate e le numerose persone, mi hanno dato conferma che Malik è ben integrato nel caos cittadino, privo di paure, con tanta curiosità, ogni tanto qua e là attimi di riflessione (caratteristica della razza), momenti superati con coraggio.
La passeggiata è continuata in campagna, lavorando sul richiamo e spiegando a Luca e Francesca l’importanza del movimento e del controllo del cane a distanza.
Nel pomeriggio abbiamo affrontato tutti i dubbi sorti fino a quel momento, mentre con Malik abbiamo lavorato sull’attesa serraglio e sulla riunione del branco dopo una separazione.
Anche se Malik ha mostrato un curioso atteggiamento ovvero saltava all’interno del serraglio con la ciotola in bocca per attirare l’attenzione ed essere liberato.
Al rilascio della breve galera, ha risposto bene al comportamento corretto di Luca e Francesca.
Alla fine di questa giornata ho potuto tracciare un nuovo giudizio sul piccolo lupetto di Pordenone.
Si mostra un cucciolo molto recettivo e con il giusto approccio da parte dei suoi detentori riesce a dare risposte immediate alle correzioni apportate.
Dovrebbe saltare all’occhio che non è Malik ad avere problemi, ma è la confusione che si è creata nella mente dei suoi detentori. Confusione derivata dal caos cinofilo.
Altro concetto che ho voluto spiegare e sul quale mi sono soffermata più volte è il concetto del Branco.
Luca deve far capire a Malik che sarà lui il Leader della situazione, ma nel modo corretto.
L’ultimo giorno oltre aver fatto la simpatica conoscenza della madre di Francesca, ho potuto valutare Malik nell’interazione con altri due cagnolini, ovvero Eusebio (meticcio maschio tipo terrier) e Liù (femmina di bracco).
Eusebio anche se dalla mole piccola ho mostrato un carattere forte e Malik devo dire che accanto a lui diventa il Number della situazione.
Malik ha bisogno di interagire con gli altri cani.
Il rapportarsi con altri coinspecifici fa in modo che ripassi non solo i ruoli, ma anche il linguaggio che è alla base della comunicazione canina.
Non noto nessun tipo di problema.
Il Trio mi sembra affiatato , forse un po’ strano ma affiatato.
La mattinata termina con un lauto pranzo e alla fine i saluti è arrivato il momento di rientrare, il mio branco mi attende.
E’ stata un’esperienza interessante.
A volte valutare i cani in campo non basta, viverli all’interno della loro famiglia per più giorni può dare molti spunti.
Io personalmente non trovo utili le lezioni di un ora di educazione cinofila a domicilio, la trovo dispersiva e inutile, mentre ho trovato utile soffermarmi più giorni anche un Week End per poter valutare il cane e la famiglia in più sfaccettature.
Ecco perché chi avesse bisogno di un consulto approfondito e mirato può contattarmi.
Concludo ringraziando Luca, Francesca e il loro bellissimo Lupetto Malik per l’ospitalità datami.
Katia Verza
Molto spesso mi capita di esser contattata da persone con le domande più varie e a volte strane.
Molti di questi cercano il consulto miracoloso, meglio ancora se gratuito.
Ma chi ha a cuore realmente la convivenza con il proprio cane, soprattutto chi ha a cuore la preoccupazione di non commettere degli errori sono veramente pochi.
Come nel caso di Luca e Francesca.
Che dire di Luca e Francesca?
Che sono davvero due persone speciali, che nonostante le loro difficoltà quotidiane hanno a cuore il benessere del loro lupetto e non vogliono commettere errori.
Il loro lupetto si chiama Malik, proviene da un noto allevamento di CLC*.
Mi è parso strano che loro venissero da me a chiedermi una consulenza(si è vero che sono educatore cinofilo e allevatore della stessa razza) e non andassero da chi glielo aveva venduto.
Purtroppo c’è molta differenza tra Allevatori e allevatori.
Non conta avere la targa E.N.C.I affissa alla porta, conta la Passione e la Professionalità che uno ci mette.
Come molto spesso accade per le numerose razze dette impegnative, chi si avvicina a loro sono persone che si trovano alla prima esperienza con un cane.
Per il Neo Proprietario sapere di avere un allevatore come figura di riferimento anche per i piccoli dubbi è veramente importante.
Purtroppo a loro è capitato quello che dopo una lunga attesa nel dargli il cucciolo, non si è reso più disponibile nel sostenerli con i piccoli dubbi e con le problematiche quotidiane.
Ed ecco che entro in gioco io.
Luca mi contattò circa un mese fa e dopo una pianificazione dell’incontro, venerdì scorso sono arrivata a Pordenone (PN) e per lavorare con Malik.
Un Week End dove ho potuto viverli e toccare con mano le loro lacune e i loro dubbi.
Il lavoro è incominciato con la conoscenza di Malik, della sua famiglia e del suo habitat.
Come spesso mi accade il primo pomeriggio l’ho passato a rispondere ai numerosi quesiti, tutti leciti.
Malik mi è sembrato un cucciolo di 5 mesi ben integrato nella sua famiglia, rispettoso delle prime regole impartite.
Attento e propositivo e con la gioia di vivere che solo un cucciolo può avere.
Noto al primo impatto che Luca è preoccupato di cosa potrebbe essere di Malik, forse anche confuso da quello che si legge sui numerosi forum o si sente nei programmi televisivi.
Fissare un obbiettivo e una linea di pensiero da seguire è fondamentale per non commettere errori.
Io cerco di lavorare sulla Relazione tra uomo e cane e cerco mio malgrado, di andar sempre dalla parte del cane, anche se noto che molti fanno fatica a comprendere e pensando, giustamente o ingiustamente, che il cane debba fare esattamente quello che l’uomo impone.
Su questo argomento non mi voglio dilungare, voglio solo far notare che in Luca e in Francesca ho notato una attenta riflessione, che li ha portati a rivalutare quanto fatto fino ad oggi.
Il sabato mattina abbiamo lavorato sulla passeggiata, sul modo di porsi con il cane, sulla socializzazione interspecifica e ambientale.
Il mercato con le sue bancarelle profumate e le numerose persone, mi hanno dato conferma che Malik è ben integrato nel caos cittadino, privo di paure, con tanta curiosità, ogni tanto qua e là attimi di riflessione (caratteristica della razza), momenti superati con coraggio.
La passeggiata è continuata in campagna, lavorando sul richiamo e spiegando a Luca e Francesca l’importanza del movimento e del controllo del cane a distanza.
Nel pomeriggio abbiamo affrontato tutti i dubbi sorti fino a quel momento, mentre con Malik abbiamo lavorato sull’attesa serraglio e sulla riunione del branco dopo una separazione.
Anche se Malik ha mostrato un curioso atteggiamento ovvero saltava all’interno del serraglio con la ciotola in bocca per attirare l’attenzione ed essere liberato.
Al rilascio della breve galera, ha risposto bene al comportamento corretto di Luca e Francesca.
Alla fine di questa giornata ho potuto tracciare un nuovo giudizio sul piccolo lupetto di Pordenone.
Si mostra un cucciolo molto recettivo e con il giusto approccio da parte dei suoi detentori riesce a dare risposte immediate alle correzioni apportate.
Dovrebbe saltare all’occhio che non è Malik ad avere problemi, ma è la confusione che si è creata nella mente dei suoi detentori. Confusione derivata dal caos cinofilo.
Altro concetto che ho voluto spiegare e sul quale mi sono soffermata più volte è il concetto del Branco.
Luca deve far capire a Malik che sarà lui il Leader della situazione, ma nel modo corretto.
L’ultimo giorno oltre aver fatto la simpatica conoscenza della madre di Francesca, ho potuto valutare Malik nell’interazione con altri due cagnolini, ovvero Eusebio (meticcio maschio tipo terrier) e Liù (femmina di bracco).
Eusebio anche se dalla mole piccola ho mostrato un carattere forte e Malik devo dire che accanto a lui diventa il Number della situazione.
Malik ha bisogno di interagire con gli altri cani.
Il rapportarsi con altri coinspecifici fa in modo che ripassi non solo i ruoli, ma anche il linguaggio che è alla base della comunicazione canina.
Non noto nessun tipo di problema.
Il Trio mi sembra affiatato , forse un po’ strano ma affiatato.
La mattinata termina con un lauto pranzo e alla fine i saluti è arrivato il momento di rientrare, il mio branco mi attende.
E’ stata un’esperienza interessante.
A volte valutare i cani in campo non basta, viverli all’interno della loro famiglia per più giorni può dare molti spunti.
Io personalmente non trovo utili le lezioni di un ora di educazione cinofila a domicilio, la trovo dispersiva e inutile, mentre ho trovato utile soffermarmi più giorni anche un Week End per poter valutare il cane e la famiglia in più sfaccettature.
Ecco perché chi avesse bisogno di un consulto approfondito e mirato può contattarmi.
Concludo ringraziando Luca, Francesca e il loro bellissimo Lupetto Malik per l’ospitalità datami.
Katia Verza
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