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Il filosofo Roger Scruton scrisse: “se i cani avessero diritti il castigo è ciò che si dovrebbero aspettare ogni volta che trasgrediscono ai loro doveri, ma, sebbene gli animali non abbiano diritti, noi abbiamo DOVERI e RESPONSABILITA’ nei loro confronti“, la consuetudine indotta da un “Costume Animalista” piuttosto discutibile è entrata oramai nel nostro quotidiano/mentalità portandoci a rapportarci con gli animali in modo emotivo, accorciando le differenze che separano l’uomo dall’animale, in seguito questa anomalia ha fatto il resto: CONFUSIONE

Sabato 18 novembre in mattinata, sono stata investita da un numero considerevole di messaggi, riguardanti un incidente accaduto a San Martino Siccomario in provincia di Pavia. L’incidente riguarda un bimbo di 8 anni e un Cane Lupo Cecoslovacco.

Ma prima di ricevere i messaggi ero già stata contattata da un ex collega del 118 per chiedermi se si trattava di uno dei miei clienti. Per fortuna no… perchè sono sempre molto severa, nel RACCOMANDARE che i CANI SONO REGOLATI DA LEGGI DIVERSE DELLE NOSTRE e occorre per questo FARE SEMPRE MOLTA ATTENZIONE  a non ESSERE TROPPO SUPERFICIALI.

E’ nostro DOVERE IMPARARE  a CONOSCERE il LINGUAGGIO DEL CANE. CAPIRE che il CANE NON E’ UN GIOCATTOLO, che il CANE HA UN SUO MODO DISTINTO DI ESPRIMERSI, e che l’Educazione non può ESTIRPARE LA NATURA DEL CANE.

I possibili incidenti, accadono proprio perchè C’E’ GRANDE IGNORANZA su questo argomento, forse portati fuori strada da quelle malsane pubblicità o mode, in cui ci vogliono far credere che il CANE E’ UN’AMICO FIDATO DELL’UOMO.

Si è vero il CANE E’ UN’AMICO FEDELE, ma non per questo va SOTTOVALUTATO, soprattutto se abbiamo a che fare con razze che sono regolate, proprio da quelle LEGGI GERARCHICHE.

Sono veramente dispiaciuta quando sento di questi incidenti, ma sono ancor di più dispiaciuta, quando leggo queste notizie, scritte con solo lo scopo di far notizia, senza fare VERA INFORMAZIONE, sono questi incidenti che danno l’opportunità di imparare qualcosa, sono proprio questi incidenti che dovrebbero farci riflettere sulla nostra SUPERFICIALITA’, sul nostro malsano modo di VIVERE I CANI.

Insegnare ad un Bambino come APPROCCIARE UN CANE, RICONOSCERE certi stati d’animo, sarebbe un GESTO DI grande RESPONSABILITA’ da parte del GENITORE o del DETENTORE dell’animale. Sarebbe mettere, veramente al SICURO i nostri figli da spiacevoli incidenti. In questo caso, il Bimbo se l’è cavata con qualche punto di sutura e un grande spavento.

Però il risvolto peggiore qual’è? Che sono giustamente intervenute le forze dell’ordine, ci saranno fastidi all’interno della famiglia, perchè quando accade qualcosa, soprattutto di questo spessore, gli animi si incendiano e i rapporti si incrinano, ci si sente colpevoli, a volte si arriva a guardare i nostri cari ed amati animali con “odio”, “paura”, “fastidio”, e tutto quell’amore provato, dichiarato, svanisce.

Inoltre il lato negativo di questi episodi, che i giornalisti “scrivono“, scrivono senza sapere, dando notizie sommarie, magari ascoltando le conversazioni radio del 118. Quando ero in “forza” sui mezzi di soccorso della provincia di Pavia, molto spesso mi capitava di vedere i giornalisti sul posto ancor prima o poco dopo, l’arrivo dei mezzi di soccorso. Fotografando, prendendo qua e là alcune informazioni, e buttando sulla carta “un evento“, che non è ancora “chiaro” neanche a chi è sul luogo e cercare di fare una ricostruzione dei fatti accaduti. Ma la NOTIZIA DEVE FAR SCALPORE, deve COMPARIRE, a discapito della VERA INFORMAZIONE.

Danno notizie di un bimbo di 8 anni, mentre il bimbo ha 10 anni, vero due anni in più o in meno non sono nulla, ma questo ci dovrebbe far capire che MANCA qualcosa. Si usano termini come “AZZANNATO”, e poi si aggiunge in piccolo “NOTIZIA IN AGGIORNAMENTO”, si usa il nome di “LUPO CECOSLOVACCO”, quando un “LUPO” non è, ma è un “CANE LUPO CECOSLOVACCO”,  perchè se si fosse trattato di un vero Lupo, dubito che sarebbero bastati pochi punti di sutura, l’unica cosa sensata che è stata scritta è la seguente: “Gli episodi di bambini morsi da cani dei familiari sono purtroppo molto frequenti.” Si purtroppo sono molto frequenti, perchè c’è la malsana idea di prendere prima il cane e poi informarsi. Ma quando parlo di INFORMARSI, non mi riferisco solo alla razza scelta, mi riferisco al PRENDERE REALMENTE INFORMAZIONI SU COME VIVERE UN CANE, SUL COME CRESCERLO, SUL COME EDUCARLO, SUL COME RISPETTARLO, SUL COME EDUCARE I NOSTRI FIGLI A VIVERE CON UN AMICO A QUATTRO ZAMPE.

GLI ARTICOLI DELLA PROVINCIA PAVESE

BIMBO DI 8 ANNI MORSICATO AL VOLTO DAL CANE DELLA ZIA

SAN MARTINO, BIMBO DI 8 ANNI AZZANNATO DA UN CANE

CERCHIAMO DI CAPIRE IL SIGNIFICATO DELLE PAROLE USATE…

AZZANNARE: afferrare con le zanne, dilaniare – addentare con violenza il cane lo azzannò a una gamba – per estensione detto di persone: mordere con avidità o con furia azzannare un panino – figurato: criticare ferocemente

MORSO: L’atto del mordere anche in senso figurato – il segno lasciato dal morso – boccone

MORDERE: afferrare e stringere con i denti

Come mi diceva spesso il mio professore di italiano, le parole hanno un loro esplicito significato, possono DISTRUGGERE, INCORAGGIARE, INCITARE, EDIFICARE, le parole sono ARMI e come tali dovrebbero essere usate con intelligenza.

Ma cerchiamo di capire un pò il CANE E LA SUA NATURA…

CHE VOGLIA DI MORDERE CHE HO!!!

UN RIPASSINO OGNI TANTO… NON PUO’ FAR CHE BENE…

Partiamo dall’inizio… il Cucciolo. Se si costruisce bene il cane fin dall’inizio si eviteranno spiacevoli incidenti strada facendo.

CUCCIOLO….

A volte i mobili e oggetti vari di casa vengono presi di mira dai dentini aguzzi dei nostri cuccioli o cani adulti.

Cerchiamo di capire la ragione, e cerchiamo insieme una soluzione.

Per prima cosa l’inibizione del morso viene insegnata dalla madre.

Quando il cucciolo stringe troppo i capezzoli durante l’allattazione o diventa troppo irruento con l’attività ludica la madre lo blocca, prendendogli in bocca il muso e lo immobilizza a terra.

Questa attività educativa dovrebbe essere proseguita dai nuovi proprietari onde evitare di far disimparare al cucciolo gli insegnamenti appresi durante la permanenza nella cucciolata.

Evitiamo di farci modere le mani dal cucciolo, questa attività se coltivata in questa fase, potrebbe proseguire anche una volta divenuto adulto.

MA PERCHE’ IL CUCCIOLO MORDE???

Una volta arrivato a casa nel nuovo nucleo famigliare dovremo insegnare al cucciolo che i nostri vestiti e le nostre scarpe o oggetti di casa non sono giochi per lui.

Cosa saggia è quella di evitare di farci mordere mani e vestiti, anche perché lui non è in grado di capire qual è il vestito della festa da quello brutto da tenere in casa, e questo vale sia per le scarpe e per le ciabatte o pantofole.

La fase del “Mordicchiare” è inevitabile per il nostro cucciolo.

Una delle ragioni che spinge il nostro piccolo amico ad usare la bocca, è perché attraverso ad essa impara, esplora (sapori, consistenza) come avviene per le mani dei nostri bambini, ma la cosa più importante LUI impara a capire quanto la sua bocca ha efficacia, sulle nostre mani e sulle nostre gambe, in base alle nostre reazioni, modificherà il suo comportamento.

Quindi basterebbe munire il piccolo 4 zampe di giochi sui cui indirizzare le sua attività dell’uso della bocca.

Cosa importante i giochi non andrebbero essere dati tutti insieme ma un gioco alla volta, per continuare a stimolare la curiosità e la novità per l’oggetto proposto.

Una volta conosciuto e scoperto l’oggetto potrebbe passare indifferente agli occhi del cucciolo, facendo indirizzare a sua attenzione su qualcos’altro magari a noi caro. La novità è importante.

MA QUAL’E’ LA TIPICA CAUSA CHE PORTA IL CUCCIOLO A MORDERE???

Una delle cause tipiche è lo stress da separazione (questo accade per quei cuccioli che vivono in appartamento, e che vengono lasciati per parecchio tempo soli in attesa del rientro del padrone), e quindi ritrovarsi in uno stato ansioso incomincia a rosicchiare magari il nostro tappeto migliore o le nostre scarpe preferite.

C’è da sottolineare che le scarpe o il cesto della biancheria sporco o ancor meglio la pattumiera sono i bersagli preferiti, a causa degli odori interessanti che emanano.

Questa particolarità colpisce anche i cani adulti, il problema è dato dalla noia dal dover stare magari chiuso in casa per ore aspettando il rientro del padrone.

Una vita priva di stimoli porta il cane a caricarsi di stress sfociando poi in atteggiamenti distruttivi.

COME POTER EVITARE QUESTO:

Un cane che vive in giardino, state pur certi che non si annoierà perchè avrà la possibilità di fare il cane, esplorare, pisolare al sole, scavare, fare la guardia.

Consigli per chi vive il cane in Appartamento.

  • Se stiamo fuori per molte ore potremo interpellare qualcuno di nostra fiducia o ingaggiare un dog-sitter che ci porti a spasso il nostro amico.
  • Lasciargli degli ossi di pelle da mordere, bastoncini di legno, o anche delle semplicissime pigne.
  • Preparagli dei giochi da risolvere in nostra assenza (giochi attivazione mentale) Onestamente sono un rimedio temporaneo, una volta capito il trucco il cane si concentrerà comunque su altro.
  • Al nostro rientro anche se siamo stanchi, evitare di limitarci ad un “ciao” ma uscendo per un ora o più in passeggiata, cosa consigliata anche alla mattina prima di salutarlo. Durante la passeggiata permettiamogli di espletare le sue funzioni biologiche in modo tranquillo. Anche l’esplorazione ambientale e il marcare il territorio è un’attività molto importante per il nostro amico.

MA SE LA CAUSA SONO I DENTI DA LATTE????

Un’altra causa che porta il cucciolo a mordere tutto sono il cambio dei denti.

Le gengive diventano gonfie e rosse, aumenta la salivazione ci potrebbe essere la comparsa di diarrea o le feci potrebbe risultare non formate, Nervosismo e Irrequietezza.

Per prima cosa evitare che il cucciolo ci morda le mani o morda i vestiti, indirizziamolo sui suoi giochi.

Offrite loro dei giochi semplici, come quelli già elencati, bastoncini di legno o pigne.

Questo periodo inizia con i 3 mesi e termina con il completamento della dentizione all’incirca intorno ai 6 mesi, dipende da soggetto e razza.

CONCLUDENDO

Anche in questa situazione noi dobbiamo usare COERENZA – PAZIENZA non dobbiamo confonderlo.

Innanzi tutto dobbiamo evitare di dargli da mordere degli oggetti simili a quelli a noi cari; il piccolo non ha la capacità di capire la differenza tra una scarpa vecchia da una nuova.

Non puniamolo se al nostro rientro troviamo oggetti danneggiati lui non capirebbe la nostra rabbia, inoltre lui in quel momento è felice di vederci.

Quindi sediamoci, magari sul quel che resta del nostro divano, facciamo un bel respiro profondo e cerchiamo una soluzione valida.

Per prima cosa dobbiamo ricordarci che non è stata la volontà del cane a entrare nella nostra famiglia ma è stata una nostra scelta.

Quindi non puniamolo; punirlo aumenterebbe il suo livello di stress e ansia portandolo a distruggere e a mordere ancora di più.

Inoltre proprio a fronte di questo aspetto, io sconsiglio cani di grossa taglia, per chi vive in appartamento, il cane ha necessità di crescere in un ambiente consono alle sue esigenze. Se però avete una voglia matta di prendervi un cane, pensate prima ai possibili disastri e optate per razze da compagnia, evitando quelle razze, adibite alla caccia, i CLC, o particolarmente attive, vi consiglio come sempre di guardare prima alle caratteristiche che all’aspetto. Sarebbe molto meglio un cane del cani adulto, o per lo meno un cane che abbia superato la fase della adolescenza.

PUNTI DA RICORDARE:

  • CERCHIAMO DI CAPIRE LA CAUSA. Se non troviamo la soluzione rivolgiamoci a una figura competente, che di cani ne capisca qualcosa, che coi cani ci lavora da tempo, e che non si soffermi solo sulle solite 4 regole muffe, perchè le regole sono alla base di tutto, ma ogni cane ha un suo carattere e particolarità distinta, e quello che va bene per lui potrebbe non andare bene per un altro.
  • FORNIAMOGLI DEI GIOCHI
  • INSERIAMO DEI NUOVI STIMOLI: passeggiate, attività ludiche, campo d’addestramento
  • NON RIMPROVERIAMOLO PER AZIONI COMPIUTE IN NOSTRA ASSENZA O AZIONI DI CUI NON SIAMO PRESENTI.
  • TOGLIAMO GLI OGGETTI A NOI CARI DALLA SUA PORTATA.

Il mordere come abbiamo già detto non è solo un’attività distruttiva, ma è anche un’attività ludica, attraverso il mordicchiare il cucciolo impara, a conoscere gli oggetti, la consistenza e il sapore… inoltre il mordicchiare e lo strattonare all’interno del branco famigliare ha un importanza fondamentale per imparare la giusta comunicazione con i propri coinspecifici.

Sta comunque a noi a modulare questa attività, e nel limite del possibile lasciare qualcosa di poca importanza al cucciolo da mordere.

Come nel caso di una scopa, o paletta, oppure una ciabatta vecchia… ricordandosi però che lui non sa la differenza tra un oggetto nuovo da uno vecchio.

STA A NOI IL BUON SENSO E L’USO DELLA COERENZA.

IL GIOCO ATTIVITA’ IMPORTANTE A PATTO CHE….

Tempo, fa avrei detto che il gioco serve per rafforzare l’Intesa tra Uomo e Cane, pur essendoci delle regole da rispettare.

Oggi a fronte di importanti osservazioni, sia sui cani, sia sul modo attuale di vivere i cani da parte della società, sono sempre più convinta che l’Uomo non dovrebbe giocare con il proprio cane, soprattutto se questo appartiene a quelle razze che sono molto vicine al suo antenato Lupo.

Questo perchè? Perchè in natura il membro di alto rango, non gioca con i membri subalterni, si limita a fare il “Leader”, il gioco lo lascia a quelle figure addette ai lavori, come le tate.

Noi non dobbiamo esser presi per giochi, noi dobbiamo mantenere un status di livello superiore agli occhi del nostro cane.

Sono più che convinta che molti non saranno d’accordo con me, perchè la cinofila di oggi, dice che il “Cane è il miglior amico dell’uomo” che “Che il cane deve essere ubbidiente, socievole” che “il Cane deve sottostare a tutti i costi al nostro volere”, che “il Cane deve essere vissuto come un nostro figlio” e così via….

Sono convinta che proprio a causa di questa errata forma di pensiero, sia la causa di tanta confusione, ma soprattutto la causa dei tanti incidenti che avvengono per colpa di questa mal sana umanizzazione del cane.

Stando ad alcune statistiche stilate dagli organi competenti del Ministero della Salute, raccolte dalle dichiarazioni degli ospedali, è emerso che ogni due ore nei Pronti Soccorsi Italiani arrivano persone morse, in maniera più o meno grave dai cani. Da una statistica recente dall’inizio dell’anno 2014 fino ad ora, sono oltre 2200 le persone ferite, in maniera più o meno grave da un Cane. Poi ci sono i casi di morte come l’ultimo episodio di Roma della piccola di Fiano Romano.

I dettagli della vicenda sono confusi, e il pubblico non ha ancora capito bene cosa sia successo, ma non è questo che deve interessarci. Il punto della questione è un’altro.

I cani feriscono, i cani uccidono, i cani mordono, ma le vere vittime non sono quelle che finiscono sotto i loro denti, ma sono i cani.

Loro possiedono un linguaggio, un modo di reagire alle situazioni diverso dal nostro.

Le vere domande che dobbiamo porci sono le seguenti:

  • Quanti dei proprietari sanno capire quello che “il nostro amico a 4 zampe” ci sta dicendo?
  • Quanti capiscono che è il momento di smetterla altrimenti il morso partirà e sarà più o meno devastante?
  • Quanti conoscono a fondo la razza che hanno deciso di portarsi a casa?
  • Quanti vivono quella “Razza” nel giusto modo rispettando la sua Natura ed Esigenze?

Come sono solita dire, credo che il BUON SENSO e le giuste accortezze siano alla base per instaurare un Ottima Convivenza. soprattutto  quando si possiedono animali domestici, in  presenza di Bambini, (io personalmente non lascerei un bambino da solo neanche con un Labrador).

Tutto questo per evitare le classiche tragedie.

Il Ministero della Salute ricorda quanto segue:

Il proprietario di un cane è sempre responsabile del benessere, del controllo e della conduzione dell’animale e risponde sia civilmente che penalmente, dei danni o lesioni a persone, animali o cose, provocate dall’animale stesso.

Chiunque a qualsiasi titolo, accetti di detenere un Cane non di sua proprietà ne assume le responsabilità per il relativo periodo.

Il filosofo Roger Scruton scrisse: “se i cani avessero diritti il castigo è ciò che si dovrebbero aspettare ogni volta che trasgrediscono ai loro doveri, ma, sebbene gli animali non abbiano diritti, noi abbiamo DOVERI e RESPONSABILITA’ nei loro confronti“, la consuetudine indotta da un “Costume Animalista” piuttosto discutibile è entrata oramai nel nostro quotidiano/mentalità portandoci a rapportarci con gli animali in modo emotivo, accorciando le differenze che separano l’uomo dall’animale, in seguito questa anomalia ha fatto il resto: CONFUSIONE

Purtroppo la cinofila vera NON esiste più.

Parliamo di “aggressività” senza capirne di cosa realmente stiamo parlano, parliamo di “razza” sfoggiando il nostro cane per le strade della nostra città come se calcassimo delle passerelle di moda, senza capire cosa abbiamo al nostro fianco. Quando parliamo di “selezione” la maggior parte della gente pensa ai peedigree e al fatto che quel esemplare è figlio di campioni, senza capire la reale provenienza, senza comprendere la “Storia” di quell’animale.

Chiunque può rendersi conto di quanta poca conoscenza c’è sui cani, basterebbe aprire bene gli occhi. Quando parlo di cani, ho l’impressione che la gente sia focalizzata solo, sulle cose superficiali, come: vestiario per cani, giochi per cani, cucce confortevoli, guinzaglieria alla moda, borse porta cani, oggettistica varia… oppure quanto diventerà grosso il cane, se cambierà colore, e non so che altro…

Ma in pochi, veramente in pochi, si pongono le domande più importanti, come:

  • Io conosco abbastanza la razza, mi sono informato bene?
  • Io sto facendo i passi giusti per rispettare la natura del mio cane?
  • Io sono o sarò un buon leader?
  • Farò/adotterò i giusti accorgimenti per detenere un cane?

Si, sono più che convinta quanto dico che il “Cane non è il migliore amico dell’Uomo” ma che “Il Cane è un animale Leale, e renderà all’uomo, quello che l’uomo ha dato a lui in egual misura“.

Ripenso al percorso che ho fatto, ogni tanto mi fermo e guardo indietro, e io per prima, all’inizio di tutto, raccontavo quanto fosse importante vivere il cane, come in molti oggi dicono, ma mi sono resa conto, OSSERVANDOLI, che per essere un buon Leader occorre rispettare la loro Natura, la quale non può esser estirpata, ma solo capita, rispettata e amata. Il bello nell’avere un animale sta proprio della grande possibilità di vivere una specie diversa da quella che siamo noi, apprendendo da lei… e non cercando di modificarla.

Noi amiamo tanto i nostri animali, ma siamo anche i primi a disfarcene quando diventano pericolosi, scomodi e semplicemente non ci piacciano più… Che strana creatura l’Uomo.

IL CANE MORDE QUANDO GIOCA…COSA FARE???

La prima cosa da fare quando s’inizia la relazione con un cucciolo è proprio quella di EVITARE di FARSI MORDERE LE MANI o INDUMENTI quando si gioca.

Per natura il cucciolo conosce il mondo circostante non solo attraverso i sensi: Udito, Olfatto, Vista ma anche attraverso il Tatto e la Bocca.

Chi non si è fatto mordere le mani dal proprio cucciolo? E chi non si è poi lamentato inseguito???

Se gli permettiamo di giocare con le nostre mani e i nostri abiti, finirà credere che noi abbiamo la stessa funzione di un gioco.

Consentendogli di morderci gli facciamo credere che questa attività a noi piace; una volta cresciuto però quando avrà messo tutti i denti, il gioco per noi sarà meno piacevole e molto doloroso.

Questa attività deve essere assolutamente vietata se in casa ci sono dei bambini, potrebbe creare dei sei problemi.

VIETATO GAREGGIARE

Mai gareggiare con il proprio cane specialmente se cucciolo, potrebbe instaurarsi un rapporto competitivo.

Qualunque motivazione ci metta in competizione con il nostro cane, anche il portali via la nostra ciabatta di bocca, tirando ha un effetto diseducativo.

Dobbiamo sempre usare Buon Senso e Coerenza.

Se il nostro cane ci ha preso qualcosa e noi la rivogliamo indietro, non dobbiamo cadere nell’errore di metterci a “giocare a tira e molla” .

Questa azione, anche se qualche volta potrebbe essere divertente può portare a delle conseguenze:

  1. Potremmo danneggiare la dentatura specialmente se il cane è ancora piccolo; inoltre potremmo dargli un segnale di “prepotenza” e finire per intimidire il cucciolo.
  2. Se ci stufiamo di giocare a “tira e molla” prima che il nostro cane e lo lasciamo vincere, potremmo far credere al cucciolo che ha ottenuto qualcosa da noi con la “Forza”e che di conseguenza il suo ruolo di gregario non sia giustificato, portandolo in seguito a sfidarci.
  3. Molto meglio insegnare da subito al cucciolo a collaborare, premiandolo tutte le volte che ci restituisce qualcosa a noi rubato o semplicemente la restituzione di un gioco.

IMPARARE ATTRAVERSO IL BRANCO

In natura tutti i cuccioli imparano attraverso le loro esperienze ludiche.

Il gioco per tutti gli animali ha la funzione sia di socializzazione sia di sfogare l’energia psico-fisica.

L’attività ludica ha lo scopo di far apprendere ai cuccioli i comportamenti che danno risultati positivi, vantaggiosi da quelli negativi che portano frustrazione.

ALCUNE REGOLE D’ORO VALIDE SEMPRE PER GIOCARE BENE INSIEME.

  • Abituatelo ad apprendere.
  • Fategli capire che fa parte di un gruppo con delle regole di cui voi siete a capo.
  • Decidete voi quando iniziare e quando smettere il gioco, suggerisco che per alcune razze l’uomo dovrebbe evitare di giocare, ma limitarsi ad osservare il proprio cane, magari coinvolgendolo in una bella passeggiata.
  • Se vi morde le mani e addenta i vestiti interrompete subito il gioco, ignoratelo e ricorrete alla presa del muso; oppure lo allontanate dalla stanza rinchiudendolo da un’altra parte fino a quando non si sarà calmato. (se si decide per l’allontanamento nella stanza non ci devono essere svaghi se no il cane non la percepisce come punizione).
  • Non giocate ai giochi di Tira e Molla e se intraprendete questa attività cercate d’essere voi a vincere.
  • Durante il gioco non permettete al cane di fare quello che in altri casi gli vietate.
  • Non assumete MAI il ruolo di PREDA quindi niente giochi d’inseguimento, soprattutto con i bambini.

AGGRESSIVITA’ DIFETTO O PREGIO????

Purtroppo molti di noi, hanno una visione distorta di quell’atteggiamento  naturale che  è l”Aggressività”.

In tanto cerchiamo di capire cosa significhi la parola Aggressività.

aggressività

[ag-gres-si-vi-tà]s.f. inv.

1 Carattere di ciò che è aggressivo: comportarsi con a.‖ SIN. irruenza

2 estens. Impeto, irruenza: difendeva con a. le sue opinioni‖ SIN. impetuosità

3 SPORT Combattività, tendenza al gioco d’attacco

4 PSICOL Tendenza variamente motivata a comportamenti aggressivi, minacciosi o violenti

Nella cinofilia italiana, si tende ad attribuire un significato ERRATO a quest’aspetto del cane. Aspetto che in Natura invece è molto utile per la sopravvivenza.

Tendiamo a vedere  aspetti aggressivi là dove non ce ne sono. Vi porto un esempio, vi sarà capitato di sentire la tipica frase: ” Oh quel cane è aggressivo, non vuol esser toccato!!!”. Ebbene quel cane “No! Non è aggressivo!!”, semplicemente non vuol esser toccato e ve lo sta dicendo nell’unico modo che conosce.

Noi abbiamo deciso che i cani DEBBANO ESSERE di tutti, anche contro la loro voglia, contro la loro natura.

Il cane per la cinofilia deve essere solo ESTROVERSO mai INTROVERSO.

Penso alle razze che sono utilizzate per la Guardia e la Difesa, mi chiedo se, in quel caso, non si lavori  sulla predisposizione all’aggressività / territorialità di quel cane, per far sì che quel soggetto compia un determinato lavoro o dovere.

Esattamente l’AGGRESSIVITA’ cos’è???

L’Aggressività, insieme alla Combattività, sono due doti caratteriali del cane ben distinte.

C’è una SOSTANZIALE DIFFERENZA, tra Aggressività di alcuni esemplari (difetti) o dall’esaltazione di questa caratteristica da parte dell’uomo per i suoi USI, come per quanto riguarda pratiche cinofile illegali (vedi combattimenti).

Sono al contrario due caratteristiche presenti in misura diversa in tutti i cani e che se non ESASPERATE e GESTITE con INTELLIGENZA, si riveleranno utili nella vita e nel lavoro.

L’Aggressività in poche parole è la CAPACITA’ di rispondere a una minaccia o a una situazione non favorevole con un atteggiamento aggressivo.

Pensiamo a una fattrice che difende i suoi cuccioli, o a un cane da guardia che difende il suo padrone o il suo territorio.

Combattività e Aggressività sono due doti e tali DEVONO RIMANERE. Devono essere gestite dal detentore del cane con intelligenza, cosa fondamentale il padrone deve aver instaurato con il proprio cane un buon rapporto di Leader.

Come sempre intelligenza e rispetto dell’animale sono ESSENZIALI.

VARI TIPI DI AGGRESSIVITA’ (Overall 2001)

Aggressività Materna:

  • Protegge i giochi, difendendoli da persone o cani: in questo caso alcune femmine soffrono della sindrome della Pseudogravidanza o Gravidanza Isterica. In poche parole, la cagna entra in calore, non è fecondata, ma manifesta tutti i sintomi comportamentali e fisici di una gravidanza, compresa la formazione del latte. La causa di tutto questo, non si conosce, alcuni studiosi ipotizzano che questo comportamento sia legato a un fattore ancestrale, di quando il cane viveva in branco libero. In branco solo una femmina andava in calore, e solo quella femmina riproduceva, mentre alcune diventavano Balie non solo per quanto riguarda la protezione del cucciolo, ma anche per quanto riguarda l’alimentazione, producendo latte, per aiutare la femmina gestante nell’allevamento della cucciolata. Anche l’uomo ha adottato questo sistema in alcuni periodi della sua Storia, nel medioevo, durante la guerra, durante i periodi poveri. Alcune donne come lavoro faceva solo quello, allattavano i figli degli altri. Che fare dunque di fronte a una situazione fisiologica di questo tipo? Vi rimando al vostro veterinario, sarete voi e lui insieme a decidere per la salute del vostro cane. Per quanto mi riguarda, non ho mai avuto problemi legati a questa natura, forse perché sono stata fortunata, o forse semplicemente perché, io possiedo veri e propri cagnacci. Ho però potuto notare, lavorando con i cani della mia clientela, che questo tipo di problema si esprime di più con quelle razze particolarmente modificate o troppo manipolate dall’uomo.

In tanto vorrei fare una premessa, quando si programma una cucciolata, si dovrebbe anche pensare all’ambiente, dove la cagna alloggerà, un posto tranquillo dove lei possa sentirsi al sicuro come dentro ad una tana.

  • Predisposizione a mordere se si cerca di toccare i cuccioli: La fattrice dovrebbe esser lasciata stare, ma soprattutto non disturbata di continuo. Le persone estranee non dovrebbero avvicinarsi ai piccoli. Il suo comportamento ai nostri occhi potrebbe essere sgradevole, ma avrebbe tutte le ragioni di mordere. Anzi a mio avviso, una cagna che non mostra la giusta aggressività materna, non è una buona fattrice. Ogni madre di qualsiasi essa sia la sua natura, difende i suoi figli.
  • Uccidere/mangiare i cuccioli se continuamente disturbata: In natura la madre elimina i cuccioli nati morti/deformi, oppure portatori di malattie, mangiandoli. Con questo comportamento tiene la tana pulita e preserva la vita degli altri piccoli. Inoltre eliminare i piccoli corpi, è considerata fonte di primo sostentamento. Se notato un altro aspetto, se la cucciolata è minacciata la madre, può decidere di ucciderli, per trovare un altro momento/luogo più adatto per la procreazione. Nei cani a volte può succedere, le cause sono attribuite all’inesperienza di alcune fattrici, oppure troppo disturbate dalla presenza dell’uomo, quindi lo stato ansioso della cagna aumenta portando questa al cannibalismo. Personalmente sono convinta che la continua manipolazione da parte dell’uomo anche per quanto riguarda la selezione delle razze abbia influito negativamente su quest’aspetto. Vedi alcune razze che non riescono più a procreare, partorire, gestire la cucciolata senza l’aiuto dell’uomo (bulldog.)
  • Comportamento aggressivo in base allo stato ormonale della fattrice: anche la fattrice risente dello sbalzo ormonale dato dopo il parto. In base alla mia esperienza, fornirle un posto tranquillo, una giusta alimentazione le permetterà di tranquillizzarsi e ambientarsi alla sua nuova condizione se questa si trova al suo primo parto. Di solito quest’aggressività iniziale dura per i primi giorni (tre o quatto), tornando alla serenità in modo normale. Se la fattrice allatta, mangia, e i piccoli stanno visibilmente bene, sono reattivi nel cercare calore e la fonte di cibo, lascerei che sia Lei a venirci a cercare, sarà Lei che ce li mostrerà. Posso capire l’esigenza dell’allevatore di vedere e capire il sesso dei piccoli. Dobbiamo pensare anche nell’interesse della cucciolata. Una madre particolarmente reattiva o troppo reattiva, potrebbe: schiacciarli nell’intento di mandarci via, ucciderli o mangiarli, o addirittura ignorarli.

Aggressività nel gioco:

  • Abbaia ringhia, tenta di mordere mentre gioca (sia con le persone o altri cani): Se ci troviamo davanti ad un cucciolo o, un cucciolone, che usa tanto la bocca, l’unico rimedio è di interrompere l’azione di gioco. Capisco che quando sono piccoli sono tanto carini, ma quella forma piccola, morbida e indifesa, presto crescerà, e insieme con lui anche la sua bocca. Quando il cucciolo tende a usare tanto la bocca, potrebbe essere che è stato allontanato in modo prematuro dalla madre o dai fratelli, (Vedi Periodi Sensibili). Giocando con i fratelli e la madre, il cucciolo imparerà a usare la bocca ma anche a fermarsi quando il gioco diventa eccessivo.
  • Parte giocando in modo sereno, arrivando ad abbaiare vivacemente passando al ringhio più minaccioso: quest’atteggiamento si ricollega a quando descritto sopra. Il cucciolo non ha acquisito il giusto comportamento di gioco, oppure si tratta di un cucciolo con una predisposizione alla combattività, in questo caso, consiglio l’interruzione del gioco, portando la sua attenzione verso qualcosa di più tranquillo, magari una semplice passeggiata esplorativa.
  • Aggressività nel gioco nei cuccioli o cuccioloni: è normale che un cucciolo o cucciolone, metta in atto tutti i comportamenti necessari per comprendere la sua posizione gerarchica. E’ sempre attraverso il gioco, le zuffe, le rincorse che si affinano le tecniche del linguaggio. Quando il nostro cucciolo o cucciolone, per così dire tende a esagerare, occorre interrompere quella particolare azione che l’ha animato tanto, e portare la sua attenzione verso qualcosa di più tranquillo (passeggiata esplorativa). Evitare giochi con la bocca, tira e molla, rincorrere oggetti.
  • Assenza di apprendimento del gioco: un cane orfano o tolto troppo presto alla madre, o separato prematuramente dai fratelli, o nato figlio unico, può crescere senza imparare a giocare. Il gioco è  un’attività importante che gli permetterà di relazionare/comunicare con gli altri coinspecifici. In assenza di quest’apprendimento, si può correre il rischio di trasformare il nostro cane in un soggetto particolarmente INTROVERSO.
  • Usa i denti per afferrare le mani, gambe e vestiti: Si sa, il cane non ha mani per afferrare gli oggetti, l’unica cosa prensile di cui dispone è la bocca. Lui afferra, assaggia, impara le reazioni degli altri, attraverso l’uso della bocca. Ancora una volta, dobbiamo esser noi a comunicare le giuste informazioni al nostro cucciolo, evitando comportamenti scorretti. Ad esempio, se insegneremo al nostro cucciolo a rincorrerci, sarà per lui normale fermarci utilizzando la bocca, se insegneremo a giocare al tira e molla, per lui sarà normale magari prenderci in bocca i pantaloni o le scarpe e iniziare a strattonarci e così via. Ricordatevi sempre che qualsiasi cosa porterà un vantaggio o una certezza al vostro cucciolo, lui tenderà a ripeterla sempre.
  • Quando gioca a tira e molla afferra il braccio: Mi domando se voi pensiate che il vostro cane sia uno sciocco? Il vostro cane non è per nulla stupido, l’ha capito benissimo che l’oggetto che voi tenete in mano è sostenuto dal vostro braccio. E come l’ha capito, mi chiederete voi? Certamente l’avrà capito per tentativi, sicuramente vi sarà capitato che, mentre giocavate per sbaglio, abbiate urtato i suoi denti, e in quel momento avete mollato la presa, ebbene lui ha capito l’attimo e poi l’ha perfezionato, andando a segno con più decisione sul vostro avambraccio o polpaccio. Siete voi la causa di tutto questo. Ancora una volta vi consiglio, se avete  una razza, particolarmente attiva, combattiva o con caratteristiche aggressivo, di lasciare stare questo tipo di attività, se non avete il giusto tempo per seguirle (vedi cani addestrati per difesa).

Aggressività da Paura.

Chiunque, persino l’uomo quando prova paura, attacca, anzi no l’uomo quando ha paura, o non conosce l’oggetto e la natura della sua paura, arriva persino a distruggere.

Un cane non è molto diverso da un uomo.

Ecco perché continuo e non mi stancherò mai di dirlo o scriverlo, che quando siamo in giro, non dobbiamo mai toccare o avvicinarci a cani che non conosciamo. Se decidiamo di farlo dobbiamo essere consapevoli delle sue reazioni.

Cosa può fare un cane che ha paura???

  • Può abbaiare, ringhiare o brontolare, indietreggiando o avanzando.
  • Può tremare, durante o dopo un’aggressione. Anche avvicinarlo/toccarlo  contro voglia, può essere considerata un’aggressione.
  • Può mordere alle spalle e poi scappare.
  • Può sottomettersi, ma può anche cercare una via di fuga, in questo caso potrebbe diventare veramente pericoloso se messo alle strette.
  • Può essere associato a trattamenti dolorosi (medicazioni o visite) o abusi (maltrattamenti.)
  • Può manifestare atteggiamenti aggressivi a causa di punizioni/addestramenti inappropriati.
  • L’aggressività da paura potrebbe essere indirizzata sull’uomo o su altri cani, o oggetti, tutto è in base alle sue esperienze, (ma devono essere state veramente traumatiche e ripetute. Un singolo episodio, a mio avviso non può determinare fobie particolari. Eventi sporadici sono la base delle esperienze, tutti dobbiamo imparare da qualcosa.)

Che fare in questi casi? Semplicemente rispettare quello che il cane ci sta manifestando, non obbligandolo a far nulla contro la sua voglia. I nostri abbracci, la nostra malsana voglia di toccarlo o coccolarlo, potrebbero indurlo ad attaccarci, per allontanarci da lui, oppure potrebbe convalidare ancor di più le sue fobie. Individuare la natura della fobia potrebbe comunque esser utile, per offrirgli un ambiente sereno e privo di stimoli che gli danno tanto fastidio. Non forzarlo. In noi lui deve vedere quel Leader che gli porterà sempre vantaggi. Lui deve aver fiducia in noi, un cane che non ha fiducia nella figura umana sarà sempre un cane reattivo al nostro avvicinarci. Tempo, Pazienza e Rispetto sono gli unici ingredienti utili per aiutarlo.

Aggressività da dolore:

  • Risposta ad una manipolazione che riguarda una zona classificata dal cane dolorosa.
  • Generalmente il cane in questo caso non indietreggia, tende ad afferrare le mani con i denti nel tentativo di ridurre il dolore o fastidio, o azioni anticipatorie al dolore/manipolazione.
  • Può essere in risposta ad un evento doloroso arrecato dal gioco violento dei bambini, altri cani, oppure un addestramento. Si può avere una reazione pronunciata nei cani vecchi o malati.
  • La sua risposta al dolore, se prolungata, potrebbe evolversi in aggressività da paura.

Che fare in questi casi? Se dobbiamo medicarlo, o visitarlo, consiglio l’utilizzo di una museruola per ripararci da eventuali morsi, dopo la manipolazione, consiglio di lasciarlo stare, di non continuare a disturbarlo. Un continuo disturbo ci impedirebbe in seguito di medicarlo o visitarlo.

In caso ci siano bambini, insegnate loro il rispetto verso l’animale. I dispetti dei bambini in certi casi, non sono per nulla tollerati dai cani anziani o malati, inoltre insegnano al cane brutte abitudini, come quella di attaccare i bambini preventivamente.

Aggressività territoriale:

  • Il cane difende la sua proprietà abbaiando, ringhiando, arrivando a mordere se questa invasa.
  • Il cane difende qualsiasi cosa che lui ritiene importante: giardino, casa, proprietario, macchina, bambini.
  • Un cane territoriale protegge la sua proprietà indipendentemente da chi sia presente, anche se si trattasse del proprietario.
  • La territorialità aumenta sulle zone di confine sbarrate da qualsiasi ostacolo (recinzione-rete).
  • L’aggressività aumenta con l’avvicinarsi della minaccia.
  • Un cane di solito non manifesta aggressività territoriale in uno spazio nuovo, ma può ridefinirla dopo un periodo.
  • La territorialità può rientrare nel sistema di controllo che include l’aggressività da dominanza.

Che fare in questo caso? Se vi trovate di fronte ad una recinzione, con all’interno un cane che vi abbaia contro animatamente, se siete con un briciolo di sale in zucca, vi spostate e lo lasciare stare. Istigarlo sarebbe per prima cosa, una grossa mancanza di rispetto nei suoi confronti, inoltre tirerà fuori il “peggio” di lui.

In fondo che divertimento c’è vedere un cane arrabbiarsi a una recinzione? Io credo nessuno. Se poi siete in compagnia del vostro cane, oltre a dargli una brutta abitudine tirerete fuori il suo lato negativo, con il rischio che i due contendenti si prendano attraverso le sbarre o rete. Le conseguenze potrebbero avere spiacevoli risvolti.

I cani, arrivando a mordersi, non lascerebbero tanto facilmente la presa.

Nel caso foste in possesso di un cane veramente territoriale, quindi da guardia, io consiglio caldamente di ritirare il cane in presenza di estranei/amici/parenti che vi sono venuti a farvi visita. Il cane potrebbe controllare l’intrusione di queste persone a suo modo, se lo ritiene opportuno. Meglio non rischiare di pagare danni, o perdere amicizie a cui tenete.

Molto dipende dalla razza di cui siete in possesso.

Aggressività protettiva:

  • Il cane entra in protezione proteggendo la persona da altre persone o da altri cani.
  • Il cane può scegliere una specifica persona da proteggere.
  • Si interpone tra la persona da proteggere e l’ipotetica minaccia persona/cane.
  • Più la minaccia si avvicina più il suo atteggiamento muta, abbaio, ringhio, e la probabilità che arrivi a mordere aumenta.
  • Può reagire di fronte a movimenti bruschi ed improvvisi.
  • Non manifesta aggressività in assenza di stimoli.

Che fare in questo caso? Se siamo a passeggio con il nostro cane, e sappiamo del suo carattere protettivo, dobbiamo semplicemente evitare quelle situazioni che lo portano a difenderci.

Evitare zone affollate, e controllare sempre chi ci passa vicino.

E’ necessario conoscere bene il nostro cane, prevederlo, e prevedere un ipotetica situazione di conflitto.

Dobbiamo anche avere il controllo del nostro cane, se questo presenta una elevata aggressività protettiva.

Resta inteso che, se non siamo capaci di gestirlo all’esterno della nostra proprietà, di viverlo semplicemente nel suo giardino. Sconsiglio la detenzione di un cane con questa particolare attitudine, se si vive in appartamento.

Nel caso dovessimo invece incontrare un cane con questa particolare predisposizione nel proteggere il suo detentore, evitiamo di volerlo toccare a tutti i costi. Ricordate che NON SI TOCCANO I CANI DEGLI ALTRI anche per questo semplicissimo motivo.

Aggressività verso gli altri cani:

  • Di solito si manifesta maschio con maschio o femmina con femmina, tutto questo in relazione alla gerarchia sociale.
  • In alcuni casi, può trasformarsi in rivalità sessuale, soprattutto nei periodi prima e durante il calore di entrambi i sessi.
  • L’aggressività verso i conispecifici si raggiunge verso la maturità sociale, dai 18 mesi ai 24 medi di età.
  • Le manifestazioni di aggressività possono essere varie: sguardi fissi, monte, sbarramenti, colpi di zampa, giochi fisici, rincorse.
  • Le situazioni possono essere generalizzate, oppure solo in determinate situazioni come il divieto di accesso in alcuni spazi, controllo del cibo, o di un gioco. Alcuni cani creano la situazione per rimarcare la loro posizione sociale.
  • L’aggressività territoriale, può manifestarsi sia con soggetti interi o sterilizzati o castrati.
  • I cani vecchi o malati, possono essere vittime di cani gerarchicamente più forte.

Cosa fare in questo caso? Credo porre solo un pò di attenzione quando il nostro cane interagisce con gli altri, evitare di metterlo in conflitto con gli altri, magari mettendo a disposizione risorse. Evitare di giocare, toccare, dare cibo, evitare contatti con altri soggetti nel caso in cui il periodo di calore è attivo. Resta inteso che se un cane, ha imparato a relazionare con i suoi simili, fin da cucciolo, attraverso la madre e il gioco con i fratelli, saprà moderare e attuare la giusta aggressività o posizione sociale senza sfociare in furiose risse. Certo il suo detentore deve anche essere in grado si sapere leggere il linguaggio corporeo del suo cane, onde evitare situazioni di tensione.

Se siamo in possesso di un soggetto particolarmente gerarchico, dovremo valutare bene con chi metterlo insieme, certo due teste calde nello stesso territorio possono fare solo scintille.

Aggressività ridiretta:

  • La causa scatenante è un rimprovero o un impedimento/sbarramento. Una persona o un cane si interpone ad un desiderio dell’animale.
  • La risposta del cane verso questo ostacolo, si manifesta con un ringhio oppure con un morso.
  • Di solito il morso è diretto su una figura persona o cane che si trova nelle immediate vicinanze, anche senza intervenire nella situazione (vedi cane che morde il compagno di territorio all’avvicinarsi di un altro cane alla recinzione, il cane scarica la sua tensione sul compagno di giochi, questo può avvenire anche verso il padrone).
  • Questo comportamento può rientrare nel sistema di controllo del territorio ed può essere incluso nell’aggressività da dominanza.
  • La correzione può essere sia fisica che verbale. Anticipazione dell’azione.

Cosa fare in questo caso? L’esperienza insegna. Se sappiamo che il nostro cane ha questo tipo di reazione, soprattutto se si trova vicino alla recinzione, e lui sta svolgendo il suo lavoro di guardiano, di richiamare il cane restando lontano. Una volta portato lontano dal disturbo rinchiuderlo in un Box o portalo in casa o legarlo, per permetterci di avvicinarci al cancello. Ho notato che quando i cani manifestano reazioni di questo tipo, è perchè vengono sovra eccitati o portati all’esasperazione, quindi se capiamo che il fastidio al di là della nostra proprietà è prolungato, allontanare temporaneamente il cane da quel fastidio, per far in modo, che quella reazione non diventi un abitudine, soprattutto se abbiamo bambini presenti nella proprietà.

Aggressività possessiva:

  • Si impossessa/ruba oggetti (giochi/scarpe/indumenti) e non li lascia.
  • Presenta l’oggetto rubato alla persona/cane con un invito al gioco, per poi ringhiare se qualcuno tenta di rubarglielo.
  • Può arrivare a proteggere il gioco/oggetto con fare minaccioso.
  • Può mettere in atto atteggiamenti di controllo che fanno parte dell’aggressività da dominanza.

Che fare in questo caso? Il cane quando mette in atto questo comportamento vuol rimarcare la sua posizione gerarchica. Se attua questo tipo di gioco con noi, dovremo interrompere l’azione di gioco, sconsiglio l’utilizzo della forza, perchè si entrerebbe in conflitto con il cane. Se il cane ci ha rubato un oggetto con cui non deve giocare, consiglio di utilizzare una merce di scambio.

Evitare giochi che portano il cane a questo tipo di comportamento. Non deve diventare un abitudine per il cane, soprattutto se nella famiglia c’è la presenza di bambini.

Aggressività sul cibo:

  • Mentre sta mangiando con l’avvicinarsi di persone o altri cani, inizia a ringhiare, anche su distanze grandi.
  • Potrebbe arrivare a mordere se si sente minacciato.
  • Potrebbe rimanere a guardia del cibo, e utilizzarlo per mettere in atto atteggiamenti di controllo. Questo tipo di atteggiamento fa parte dell’aggressività da dominanza.

Che fare in questo caso? Qualcuno consiglia di abituare il cane, fin da cucciolo ad essere manipolato mentre sta mangiando, oppure mettendo le mani nella ciotola o aggiungendo cibo alla ciotola. Personalmente con il tempo ho capito, che la manipolazione o il toccare la ciotola, non sempre può aiutare, penso che sia più utile che il cane percepisca che da noi non dotrà temere nulla. Occorre che il cane capisca che da noi può avere fiducia. Come tutto questo? Lasciandolo semplicemente tranquillo mentre mangia, rimanere nei paraggi, non avvicinarlo e non toccarlo, con il tempo capirà da solo che da noi non siamo un rivale.

Se abbiamo più cani, e se questi soggetti sono particolarmente reattivi, consiglio di farli mangiare in modo separato, da non disturbarsi a vicenda. Lasciare un tempo minimo per mangiare e poi levargli l’avanzo. Non devono avere l’opportunità di scatenare tra loro rivalità. Tutto questo dipende molto dai soggetti, non tutti mostrano dominanza sul cibo.

Aggressività predatoria:

  • Parte all’inseguimento di piccoli animali o uccelli.
  • In alcuni casi, potrebbe mettersi ad inseguire bambini che corrono, jogger, auto o bici, qualsiasi cosa in movimento.

Che fare in questo caso? L’Istinto predatorio purtroppo non si può estirpare, sopratutto se il cane è stato selezionato per questo tipo di attività. Ancora una volta l’importanza della razza che noi scegliamo di vivere ha il suo peso. Sconsiglio di lasciare libero il cane, in zone dove c’è una forte presenza di persone che praticano attività sportive, o bambini che giocano. Il cane se all’interno di un parco affollato, dovrebbe rimanere al guinzaglio onde evitare che parti all’inseguimento.

Aggressività da dominanza:

  • Di solito l’aggressività da dominanza è presente nei maschi, ma in alcune razze è presente anche nelle femmine, soprattutto se queste stanno vivendo il periodo del calore.
  • E’ un atteggiamento che si verifica al raggiungimento dell’età adulta.
  • L’aggressività da dominanza potrebbe aumentare con un educazione troppo coercitiva, oppure punizioni inadeguate e fisiche.
  • L’aggressività da dominanza è un carattere genetico, e segue le linee di sangue.

Che fare in questo caso? Se siamo in possesso di un soggetto molto forte su questo aspetto, dovremmo aver instaurato con lui un buon rapporto basato sulla fiducia. Sconsiglio caldamente un’educazione coercitiva, basata sull’uso della forza.

Inoltre il detentore deve saper gestire il suo cane con estremo rispetto ed intelligenza.

Aggressività idiopatica:

  • Atipica, improvvisa
  • Nessuna associazione contestuale identificabile
  • Generalmente confusa con l’aggressività da dominanza

Che fare in questo caso? Difficile a dirlo, perchè le cause scatenanti possono essere diverse tra loro.

Questo tipo di aggressività può essere legato a diverse cause:

  • esperienze da cucciolo,
  • esperienze traumatiche,
  • al sesso,
  • al tipo di selezione,
  • malattia.

Gli attacchi sono improvvisi e apparentemente non motivati.

Il cane quando attacca lo fa in modo deciso, attaccando al volto, al collo, alle braccia.

Il comportamento del cane precedente all’attacco è calmo e pacifico.

Come abbiamo visto ci sono diversi tipi di aggressività.

L’aggressività è influenzata da diversi fattori, tra cui le esperienze precoci, esperienze negative, patrimonio genetico, condizionamenti e apprendimenti.

Una cosa è certa, l’aggressività nel cane non deve essere spinta dall’uomo.

Un cane attraverso questo atteggiamento ci parla, ci dice che vuol esser lasciato stare, che non sta bene, che sta difendendo i suoi piccoli, che vuol sistemare la gerarchia all’interno del suo contesto, insomma ci dice tante cose.

In fondo anche noi, se non vogliamo esser toccati, lo dimostriamo con atteggiamento aggressivo, anche una madre se si vede toccare il proprio figlio da un estraneo mostra aggressività, anche noi se qualcuno viola la nostra casa ci mostriamo aggressivi, perchè un cane non dovrebbe farlo? Perchè noi abbiamo ragione di essere aggressivi, mentre lui non ne ha il diritto?

Capire le sue ragioni, ci porta in netto vantaggio. Se noi capiamo il suo punto di vista ci risparmieremo molte noie, ma soprattutto avremo il suo rispetto e la sua devozione e in fondo noi vogliamo solo quella.

Questi sono alcuni consigli.

Non deve esser tutto preso alla lettera e classificato, i cani vanno vissuti, i cani hanno personalità ben distinte e vivono in contesti diversi.

Quindi occorre una certa elasticità mentale da parte dell’uomo.

VI LASCIO ALTRE DUE TRACCIE DA LEGGERE SULL’ARGOMENTO, SPERANDO CHE VI POSSANO ESSERE UTILI…

EDUCAZIONE CINOFILA CIVICA NELLE SCUOLE

NOSTRO FIGLIO VUOLE UN CANE

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